Gerico 2012 Un Labirinto Senza Uscita

Roma, 3 agosto 2012

“Ciò che si è verificato in questi ultimi giorni con il software Gerico 2012 è
l’ennesima prova della difficoltà dell’Amministrazione Finanziaria e della sua scarsa
considerazione nei confronti del lavoro dei professionisti economico-contabili, i quali,
in questo periodo dell’anno particolarmente fitto di scadenze fiscali, si ritrovano
assieme ai cittadini contribuenti catapultati in un labirinto senza uscita”.

Queste le parole con le quali il Presidente dell’Associazione Nazionale
Commercialisti Marco Cuchel commenta il rilascio, avvenuto lo scorso 1 agosto,
della nuova versione 1.0.3 del software Gerico 2012 da parte dell’Agenzia delle
Entrate e reso solamente oggi disponibile dalle software house.

Sebbene questo nuovo aggiornamento, diversamente da quanto accaduto con la
versione precedente, non determini particolari conseguenze sul calcolo della congruità
o coerenza e permetta semplicemente di intervenire per risolvere alcuni
malfunzionamenti, si tratta a giudizio dell’ANC di un modo di operare
dell’Amministrazione Finanziaria che è fortemente destabilizzante e preoccupante per
tutti coloro che sono chiamati a dare seguito agli innumerevoli adempimenti previsti
dal calendario fiscale.

 

Lettera Aperta ai Colleghi Commercialisti

Cari Colleghi,

dai giornali abbiamo appreso di una accorata lettera ai dipendenti da parte del direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, nella quale si incoraggia il personale a continuare a prestare la propria opera, in considerazione dell’importante e delicato ruolo che questi uffici svolgono, all’indomani del grave episodio occorso in una delle sedi.

Quali professionisti che, quotidianamente, frequentano i suddetti uffici, non possiamo che manifestare, e lo facciamo senza alcun distinguo, la nostra solidarietà nei riguardi di coloro che si confrontano in prima linea, dalla parte dello Stato, con situazioni particolarmente difficili (o meglio: con persone in particolare difficoltà).

La nostra comprensione scaturisce soprattutto dalla condizione di viverla e di condividerla, quella prima linea, con le persone, le famiglie e le aziende che assistiamo nella quotidiana battaglia per la sopravvivenza, tentando innanzi tutto di interpretare noi stessi le farraginosità di un sistema, e poi di spiegarle ai nostri clienti cercando di farle loro capire ed accettare.

Questo è quello che vorremmo ci fosse riconosciuto come professionisti economici: la centralità nel passaggio tra la produzione della norma e la sua corretta applicazione. La vulgata del “più è complicato e più voi ne traete profitto”, che ci viene costantemente ripetuta quando ci permettiamo di pretendere semplicità nelle norme e nelle procedure di applicazione delle stesse, ha decisamente fatto il suo tempo.

Noi commercialisti, noi che svolgiamo la nostra professione con impegno e passione, siamo in una posizione particolarmente ingrata e difficile, alle prese con adempimenti e scadenze sempre più stringenti, spettatori spesso impotenti di aziende che chiudono, di famiglie che cercano di salvare il salvabile.

Quante volte i nostri clienti imprenditori ci chiedono di assisterli nel comunicare ai propri dipendenti decisioni infauste e quante volte noi stessi portiamo a casa il peso di quelle decisioni.

Quando spegniamo il computer il nostro lavoro non è finito. Tempo fa girava alla radio una pubblicità di software professionali, nella quale si poteva intuire che un commercialista giocava allegramente a tennis tutto il giorno perché lo studio andava praticamente da solo. Ecco, quando il software sarà anche in grado di sostenere un cliente distrutto o di sostituirsi quale vittima della furia di chi se la prende con il curatore fallimentare, di noi non ci sarà più bisogno.

Anche noi professionisti avvertiamo il peso di un clima nel quale il gioco al massacro ci coinvolge e travolge; noi che, intraprendendo la professione, mai ci saremmo aspettati di essere additati un giorno come uno dei freni alla crescita del Paese, se non addirittura come la causa della sua futura rovina.

L’impegno che possiamo assumere, come Associazione Nazionale Commercialisti, è quello di lavorare per raddrizzare il quadro storto del pregiudizio, uscendo dalla logica dello slogan e riportando al dialogo tutte le forze sane del Paese. Se riusciremo a dare nuovamente alla Politica la funzione e la responsabilità che le spettano e a far parlare tra loro imprese e professioni, rompendo il paradigma che le vede inesorabilmente contrapposte (seppur vittime dello stesso male), allora potremo ristabilire il giusto clima per trovare, insieme, risposte concrete e istanze condivise da consegnare ad una classe politica, tornata a svolgere il proprio ruolo.

Non dobbiamo compiere grandi sforzi per cominciare a dare sostanza a quanto abbiamo appena enunciato; ci sono due grandi sfide che, se fossero poste seriamente nell’agenda politica, incasserebbero il trasversale sostegno delle categorie produttive e dei cittadini: una riforma fiscale all’insegna della semplificazione e (campagna da tempo sostenuta dall’ANC) l’attribuzione del rango costituzionale allo Statuto del Contribuente. I benefici di cui si avvantaggerebbe il Paese, se questi due progetti fossero condotti al successo, sarebbero la concreta dimostrazione che le battaglie giuste non nascono sotto un’unica bandiera.

Marco Cuchel

(Presidente ANC)

 

Lettera Aperta per riorganizzazione calendario degli adempimenti fiscali e proroga scadenza trasmissione telematica del modello 770/2012

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Sen. Prof. Mario Monti

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Dott. Attilio Befera

Loro Sedi

Per i professionisti economico-contabili del nostro Paese il mese di luglio è decisamente un mese rovente, non certo dal punto di vista metereologico bensì sul piano lavorativo, trattandosi di un periodo rispetto al quale il calendario degli adempimenti fiscali da espletare è particolarmente fitto.

Come ogni anno, in questi giorni, per i cittadini contribuenti si susseguono le scadenze da rispettare e per i professionisti intermediari il carico di lavoro, che quotidianamente sono chiamati ad affrontare, si appesantisce ulteriormente, diventando oltremodo difficile da sostenere.

In un quadro simile che evidentemente costringe i commercialisti ad operare in condizioni di stress e di disagio, la richiesta di proroga delle scadenze ha sempre rappresentato una sorta di ancora di salvataggio; è del tutto evidente però che la proroga non può essere la soluzione, se non per rispondere ad una emergenza contingente. Ciò che occorre realmente è mettere in atto una riforma organica e funzionale del sistema fiscale, prevedendo una riorganizzazione del calendario e del numero degli adempimenti nei confronti del Fisco.

L ’ Associazione    Nazionale    Commercialisti    chiede    che    le    Autorità    preposte    si adoperino con urgenza per la definizione di un nuovo assetto delle scadenze fiscali, che tenga nella giusta considerazione il lavoro svolto dai professionisti intermediari nell’interesse dei cittadini contribuenti e della stessa Amministrazione Finanziaria.

L’ANC attende fiduciosa la possibilità di addivenire ad un riassetto del sistema fiscale e si
mette naturalmente a disposizione per un possibile confronto in ordine alla Riforma
Fiscale, presto oggetto del dibattito parlamentare. Tuttavia, l’Associazione è altresì consapevole che per far fronte all’attuale situazione, lo strumento al quale dover
necessariamente fare ricorso è ancora una volta la proroga.

La consueta corsa ad ostacoli da parte dei professionisti intermediari, per riuscire a dare seguito agli adempimenti in calendario, anche quest’anno non è venuta meno: dopo l’introduzione dell’Imu con tutte le sue ripercussioni sul piano operativo, si è registrato il rilascio tardivo dell’applicazione Gerico per la determinazione degli studi di settore, disponibile solamente da pochi giorni.

A tale situazione si aggiunge la scadenza relativa alla presentazione della dichiarazione modello 770, da effettuarsi entro il prossimo 31 luglio, per la quale si profila evidentemente l’opportunità di una proroga.

L’Associazione Nazionale Commercialisti, infatti, chiede che per la trasmissione della dichiarazione modello 770 sia disposto con urgenza un provvedimento di proroga al 30 settembre 2012, contestualmente all’invio del modello Unico, in virtù anche del fatto che la suddetta proroga, considerata la tipologia della dichiarazione, non comporterebbe per l’Amministrazione Finanziaria alcuna ripercussione sotto il profilo del gettito erariale e dell’accertamento.

Con osservanza.

Roma, 3 luglio 2012

  Il Presidente

                                                                                          Dott. Marco Cuchel